Eccomi qui,con un altro racconto di corsa. Visto che quest’estate mi hanno rubato la bici, ormai non posso fare altro che correre…
Domenica 21 ottobre parto alle 6 di mattina direzione Cremona per la Mezza Maratona di Cremona (appunto).
Viaggio tranquillo, per strade provinciali e paesini finché appena fuori dalla provincia di Bergamo arriva impietosa la nebbia! Probabilmente poca cosa per chi ci è abituato, ma a me da molto fastidio e quasi mi pento di non aver preso l’autostrada. In ogni caso, con calma, arrivo a Cremona e parcheggio l’auto.
Da qui a piedi vado versola zona partenza – arrivo, seguendo la massa di gente che già prima delle 8 è piuttosto corposa. Mi fermo in un bar a fare colazione e cerco di “liberarmi di un peso” che non vorrei portarmi dietro per tutta la gara, ma purtroppo il bagno è occupatissimo!
Vado a ritirare il mio pettorale e cerco il gruppo dei miei compagni di squadra dell’Happy Runner Club, che a questa gara partecipano numerosi, e intravedo un gruppetto di maglie bianco-rosse. Ritiro il pettorale e il gruppetto l’ho già perso…
Mi spiace perché vista la natura della squadra e la mia “collocazione geografica” non ho praticamente mai occasione di conoscere i compagni di squadra e volevo presentarmi anche io una volta, ma anche qui vado in “bianco”.
Mi avvicino quindi al cartello del raduno Running Forum organizzato dal magnifico Bisa, che si è prodigato in consigli e informazioni nei giorni precedenti la gara, e qui ho l’occasione di conoscere molta gente nuova del forum, e per me che corro sempre da solo è una cosa piacevole e insolita: grazie a tutti per gli incoraggiamenti, per la compagnia, per le chiacchiere.
Dopo il miniraduno e il deposito borse in compagnia del Bisa mi perdo e faccio un po’ di riscaldamento. E vengo colto da un irrefrenabile desiderio di liberarmi di… insomma, quella roba li che è inutile portarsi fino al traguardo e che avevo già tentato di lasciare da qualche parte e mi accodo alla fila ai bagni chimici nei pressi della partenza.
Entro in griglia appena 2 minuti prima dello sparo, proprio in fondo in fondo. Supero indenne la prima strettoia ma i primi 5 km sono abbastanza “fartlek”; nel senso che non riesco a prendere il mio ritmo e soffro un po’ troppo.
Più o meno al km 3 mi raggiungono (come facevano ad essere dietro di me non so) il dottormela e Bisa, con cui rimango fin verso i 10 km, dove li saluto perché hanno un passo leggermente troppo veloce per me.
Dai 10 ai 18 va tutto molto bene, mi accodo a una pink con treccia che mi tirerà fino quasi al traguardo (volevo ringraziarla ma non l’ho più vista!), ai 13 riagguanto Bisa che poco dopo accusa i primi crampi. Lo saluto e tengo la ruota della mia pink [Nota: quando corro in gara, spesso seguo le donne. Non per fare stalking ma perché trovare uomini che vanno piano come me è difficile, mentre le donne hanno un passo più simile al mio, anche se di solito hanno almeno 15 anni più di me. E poi quando c’è gente vengono sempre incoraggiate, al contrario di noi ometti lenti che non veniamo neanche degnati di un misero “Dai!”]
Ai 18 comincia il mio calvario, sapevo di non avere abbastanza “lunghi” nelle gambe e che questo momento sarebbe arrivato, ma un rapido conto mi dice che sono comunque in corsa per il Personal Best: posso ancora arrivare sotto l’ora e 50.
Stringo i denti e sono costretto a saltare il ristoro dei 20 (avrei preso volentieri una bottiglia d’acqua ma in quel momento non c’erano…), tengo ancora per un po’ la ragazza che mi ha tirato fin li, ma poi per colpa di un po’ di “traffico”, strade strette, acciottolato e salitella finale (quella mi ha proprio stroncato) rallento un po’ e arrivo con quei 30 secondi di troppo che non mi permettono di battere il mio personale…
Ritiro il pacco gara (pesantissimo! mi sembrava di essere appena uscito dal super, altro che da una mezza!) e rivedo il dottormela per un veloce saluto, per poi perderlo di nuovo.
Raggiungo le docce e lì scopro di aver guadagnato un unghia nera! Fino a quel momento non mi faceva nemmeno troppo male, appena ho tolto la scarpa invece DOLORE!
Decido di saltare il pasta party, sarebbe stato troppo doloroso tornare all’arrivo e riprendere la macchina dopo: vado al parcheggio e torno a casa, a mettere sotto ghiaccio il piede!
L’organizzazione della gara era davvero ottima, un piccolo appunto per la consegna – ritiro borse, abbastanza caotica e un altro appunto un po’ meno piccolo (nell’ottica di migioramento, non vuole essere una critica gratuita): le docce.
Per gli uomini la situazione era anche accettabile, ma per le donne penso sia stato poco piacevole: 1 doccia sola in uno spogliatoio piccolo (spogliatoio arbitri della palestra), e tutto gli uomini in fila per le loro docce da “sfidare” per raggiungere lo spogliatoio.
Secondo me in una gara così partecipata si dovrebbe trovare un altro posto con le docce per le donne, separate da quelle degli uomini.
Torno a casa felice e soddisfatto, molto stanco e con un pizzico di rammarico per l’ora e 49 mancata di un soffio… ma soprattutto per essere stato battuto da Gianni Morandi,che nonostante i 68 anni viaggia ancora, e ha chiuso in 1h42′ e spiccioli.
Non demordo, mi rifarò a Riva!
E eccomi in video, versione “soldatino di piombo”! [e niente, il video non c’è più…]