Ripesco dal passato questo mio scritto pubblicato su “Cresciuto in Oratorio”.
Credevo di averlo postato sul blog, invece non l’ho più trovato… evidentemente ho solo pensato di farlo…
In Oratorio non ho imparato nulla, ma ho imparato tutto.
Non sapevo suonare la chitarra, e non ho mai imparato, però mi sono appassionato alla musica e ho iniziato a suonare la tromba nella banda.
Non sapevo cantare, e non so cantare nemmeno adesso, ma ho fatto un sacco di recital, musical, canzoni coi bambini, sul pullman e sul palco.
Non sapevo recitare, ma mi hanno fatto calcare spesso il palcoscenico, da Giona nella balena a Giuseppe con Maria e il nastro isolante, e le operette, i recital con gli adolescenti.
Non sapevo cosa fosse un mixer, ma mi ci hanno messo dietro spesso, che fosse quello delle luci, dei microfoni, che fosse un occhio di bue o una macchina del fumo.
Non sapevo ridere, mi vergognavo ad esibirmi, ma con un corso di clownerie, son 30 anni che con gli amici di allora portiamo qualche sorriso in giro per palchi, feste e Oratori.
Non ho imparato niente, ma mi hanno insegnato a stare al mondo, a sopportare, a fare senza preoccuparsi troppo di chi guarda e critica, a donare senza aspettarmi niente in cambio, a dire le cose con chiarezza, a mandare giù certe volte, e a urlare certe altre.
Ho imparato tanto… e forse anche insegnato qualcosa.
Che bei ricordi di nuovi entusiasmi e condivisioni, mi è piaciuto molto, hai fatto bene a metterlo qui! Buona giornata Igor.