S’è allagato un PC

Stamattina si è allagato un PC… che già di per se è una cosa strana.

Ma questo PC in particolare è quello che “comanda” uno strumento di analisi di laboratorio, uno strumento iper-costoso da oltre 100.000 euro, uno strumento che quando venne acquistato era un prototipo.

Dopo oltre 25 anni, lo strumento funziona ancora, e il PC che lo controlla è un vecchio Windows NT.

La cosa increedibile è che abbiamo ancora dei PC di scorta su cui gira NT. Nel 2023.

Windows NT era il sistema operativo di punta di Microsoft quando ci lavoravo io oltre 20 anni fa… ci presi pure la certificazione MCSE.

Addio 3 (o H3G), benvenuta Iliad

Circa un anno e mezzo fa cambiai operatore in favore di 3 (o H3G come era noto prima della fusione con Wind).

Questo perchè allo stesso prezzo (7 euro al mese) mi dava più giga di traffico internet rispetto all’operatore precedente. Il “capestro” in questo caso era il vincolo a 2 anni di contratto: se non l’avessi rispettato, avrei dovuto pagare una penale.

“Poco male – mi dissi – almeno per 2 anni il prezzo è bloccato”.

Ah quanto ero ingenuo: non lessi per bene tutte le clausole del contratto… Alla fine di luglio di quest’anno (= poco prima delle ferie… coincidenze? noi di Voyager pensiamo di no…) mi arriva un SMS da 3 che dice che dal 1 settembre il costo mensile sarebbe passato da 7 euro a 8,99…

“Ohibò, come è possibile? Non c’era il vincolo per 2 anni? Chiamiamo immantinente il numero verde!”

La gentil donzella del servizio clienti mi conferma che l’operatore, previo avviso di almeno un mese, può modificare le condizioni di contratto unilateralmente, e che a quel punto sarebbe stato mio diritto recedere…

“Sicuro, o gentil signora, cambio operatore seduta stante!”

Lei risponde, con un certo sdegno, che per far ciò avrei dovuto aprire una pratica per evitare di pagare la penale stante il vicolo fino al 2020.

Cioè, per ricapitolare:

  • L’operatore mi cambia “unilateralmente” la tariffa sotto il naso, il giorno prima delle ferie, con un semplice SMS.
  • Io devo recedere o cambiare operatore entro 30 giorni dall’SMS (cioè entro il 29 agosto) e se non lo faccio per tempo significa accettare le nuove tariffe.
  • Se non apro una pratica di “recesso anticipato senza penale”, la penale la pago lo stesso anche se non ho deciso io di cambiare la tariffa. Mi sarei aspettato che questa cosa fosse automatica…

Sarà anche tutto legale e come da termini contrattuali, ma è un pochino truffaldino…

Fatto sta che apro la pratica, saluto e passo a 8 euro (anzi 7,99!) al mese con Iliad. Che va come una scheggia perchè in 4G…

Sperando che non siano anche loro solo “chiacchiere e distintivo”.

Facebook di nuovo nei guai: 50 milioni di account violati

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Parliamo di nuovo delle disavventure di Facebook

Facebook di nuovo nei guai: 50 milioni di account violati

Non finiscono mai i guai per il colosso in blu: non sono ancora terminati i “disagi” per il ruolo di Facebook nella campagna di disinformazione per le elezioni presidenziali del 2016, né i danni per lo scandalo Cambridge Analytica, che arriva la tegola di un “hack” ai suoi danni.

Facebook ha dichiarato che nel pomeriggio del 25 settembre 2018 i suoi tecnici hanno scoperto una “questione di sicurezza” che riguardava circa 50 milioni di utenti.

Dei non meglio precisati “malintenzionati” (quelli che vengono comunemente definiti “hacker”) hanno scoperto e utilizzato una vulnerabilità presente nella funzione “Visualizza come”.

Questa funzione normalmente consente di vedere come appare il proprio profilo quando visitato da altri utenti, per controllare per esempio se una fotografia o un contenuto che abbiamo impostato come “privato” o “visibile solo agli amici” abbia effettivamente acquisito correttamente questa impostazione.

Nel caso della vunerabilità, invece, gli hacker hanno potuto prendere possesso dell’access token, il “gettone” che equivale alla chiave digitale che mantiene gli utenti collegati a Facebook senza richiedere la password ogni volta che si usa l’app.

L’articolo completo lo trovate qui: TechCafé – Facebook di nuovo nei guai: 50 milioni di account violati

Ottimizzare il proprio PC senza ottimizzatori

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Oggi parliamo di come ottimizzare il PC senza usare programmi di ottimizzazione

Ottimizzare il proprio PC senza ottimizzatori

Dopo una pausa per le vacanze un po’ più lunga del solito, torno a parlare di programmi di ottimizzazione, veri o presunti, e di come spesso abbiamo già tutto a portata di man e non lo sappiamo.

Circa un anno fa parlammo delle disavventure di CCleaner, popolare programma di ottimizzazione per PC, che stava distribuendo dal proprio sito ufficiale una versione “hackerata”, che installava un malware in grado di raccogliere dati dal PC della vittima. Nel corso di questo ultimo anno un po’ di cose sono cambiate per CCleaner, ma purtroppo in peggio.

Dalla versione 5.45 il programma ha iniziato a raccogliere dati (in forma anonima). Poco male, c’è l’apposito flag da disabilitare, peccato che anche disabilitandolo non si disabilita. Oltre a questo piccolo fastidio, ora rimane attivo in background e assilla gli utenti con le richieste di passare alla versione a pagamento.

Come possiamo sopravvivere senza questo fastidioso software? Ce la possiamo fare, senza troppi problemi, basta avere un PC con una versione recente di Windows.

L’articolo completo lo trovate qui: TechCafé – Ottimizzare il proprio PC senza ottimizzatori

La musica è on line

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In questo numero, servizi musicali per tutti!

La musica è on line

Proliferano i servizi per ascoltare musica on-line. Le possibilità sono varie e differenziate, da Spotify al nuovo arrivato YouTube Music, quale è il vostro preferito? E vale la pena acquistare la versione Premium?

La notizia è quella dello sbarco in Italia di YouTube Music, il servizio dedicato alla fruizione di contenuti musicali (video, tracce audio, playlist e molto altro), di base gratuito con inserti pubblicitari o in versione Premium, senza pubblicità e con servizi aggiuntivi.

Dopo il lancio negli Stati Uniti e in altri mercati selezionati (Australia, Nuova Zelanda, Messico e Corea del Sud) i nuovi abbonamenti YouTube Premium e YouTube Music sono ora disponibili anche in 13 paesi europei (Italia compresa).

L’articolo completo lo trovate qui: TechCafé – La musica è on line