Hai bisogno di motivazione?

Leggi, guarda e esci a spaccare il mondo!

Ogni Maledetta Domenica – Tony D’amato (interpretato da Al Pacino)

Non so cosa dirvi davvero.
Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale.
Tutto si decide oggi.
Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, sino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso, signori miei. Credetemi.
E… possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce.
Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.

Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio.
Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso… certo che… ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio.
Sapete col tempo, con l’età tante cose ci vengono tolte ma questo fa… fa parte della vita.
Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football.
Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine d’errore è ridottissimo. Capitelo…
Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.
In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro.
Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire.
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro.
E io so che se potrò avere un’esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì. In questo consiste, e in quei 10 centimetri davanti alla faccia.

Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Questo è essere una squadra, signori miei!
Perciò… o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi! È tutto qui.
Allora, che cosa volete fare?

Ogni maledetta domenica si vince o si perde.
Ma bisogna vedere se si vince o si perde da uomini.

Mi sfugge il senso della cosa

Ovvero: Le gare di MTB e gli “atleti” maleducati.

E’ da qualche anno che osservo questo strano fenomeno.
Nel mese di giugno si corre il Gran Premio “Pais de Parr”, gara di MTB del circuito Orobie Cup.
Questa gara passa proprio di fronte a casa mia, su uno dei pochi tratti di asfalto del percorso, lungo qualche centinaio di metri.
Gli atleti approfittano di questo tratto per bere, rifornirsi, mangiare, assumere zuccheri…
Tutte cose lecite, per carità: è forse l’unico tratto pedalabile senza mani…

Ma la cosa che mi lascia perplesso è che tantissimi, sia tra i “top biker” che tra le seconde linee, buttano carte, contenitori, involucri delle barrette e persino borracce, per terra.

Trovo che sia un malcostume orribile, per nulla giustificato dal fatto di essere in gara, né tantomeno dal fatto di essere “più leggeri”. Per me è maleducazione e basta.

Quanto pesa la carta della barretta? O l’involucro della bibita energetica? Quanti secondi perdo per rimettermeli in tasca?
Non venitemi a dire che perdete tempo per fare questa operazione, e che quei 3 secondi sono determinanti per decidere del vostro futuro di “top biker”. Per favore…

Oppure è perché lo fanno i ciclisti in TV (e anche loro sarebbero da prendere a martellate sulle rotule, che non danno un bell’esempio), e allora fa sentire più fighi farlo anche nelle garette della domenica?

Allora facciamo così: buttate pure tutte le carte che volete per terra, ma il giorno dopo venite a spazzare la strada davanti a casa mia, così non mi sento pirla da solo mentre raccolgo l’immondizia buttata da voi “atleti”.

E vedrete che le barrette energetiche vengono buone anche con la scopa in mano…

Che poi la strada faccia schifo e sia sporca lo stesso è un altro discorso.
E affronterò anche questo, di discorso.
Con calma.

Zen, flessioni e nuovo anno

On writingOrmai sta diventando una tradizione quella del post di inizio anno dove elenco i miei “buoni propositi” e le cose che vorrei fare nel nuovo anno.

Per questo 2011 non faccio eccezione, e vi tedierò con l’elenco dei miei fioretti:

Partecipare al Post a Week 2011: la “sfida” è quella di scrivere un articolo alla settimana per il blog, che più o meno corrisponde alla mia frequenza di aggiornamento. Solitamente il post viene pubblicato il lunedì alle 7.00 di mattina, soprattutto per gli amici rumeni che arrivano in ufficio alle 8.00 (rumene, appunto, cioè le 7.00 in Italia) e hanno bisogno di una lettura spassionata per togliersi di dosso la tristezza del mattino prima di mettersi al lavoro.
Se dovesse mancarmi l’ispirazione per il post della settimana, posso sempre dare un occhiata al blog Daily Post, così non scavalcherò nemmeno un lunedì!
Se già leggete il mio blog, spero che questo vi incoraggi a non abbandonarlo e anzi a scrivere commenti sul blog (anche critiche costruttive!).
Se siete passati per caso, ricordatevi di passare ogni lunedì!

Diventare più “zen”: non mi sto convertendo alla filosofia orientale, ma ho scoperto con piacere il blog di Leo Babauta, Zen Habits, che riporta nella vita quotidiana i consigli dello zen. Lasciarsi scorrere addosso le ansie e la rabbia, trovare piacere in ogni cosa che si fa (anche in quella più barbosa), e respirare!

Fare 10 flessioni al giorno: non 50, non 20. 10 al giorno, tutti i giorni per tutto il 2011. Alla fine saranno 3650 flessioni, non molte, ma sufficienti a non sentirmi un sacco di patate e a fare un minimo di attività fisica. L’anno prossimo conto di farne 11 al giorno!

Mangiare più sano: ho iniziato a novembre 2010 a mangiare meno pane fino ad arrivare a non mangiarne per niente. Questo perchè la mia alimentazione è fin troppo ricca di calorie, e i miei “lardominali” stavano diventando incontrollati. In questo modo ho perso stabilmente 3 chili (ok, ne dovrei perdere altri 4 o 5 ma è un inizio).
Per il nuovo anno ho deciso anche di smettere di bere bibite gassate (CocaCola, Sprite, Aranciate e simili) e niente birra e quindi bere principalmente acqua, senza bollicine!

Snooze!Alzarsi presto al mattino: legato ad un articolo che ho letto, e di cui parlerò prossimamente, sembra che svegliarsi prima al mattino renda più produttivi. Io sono uno di quelli che mette la sveglia alle 7 e si alza alle 7:35 dopo averla spenta diverse volte.
Devo proprio fare uno sforzo di impostare la sveglia a un certo orario ed alzarmi senza lo “snooze” ripetuto. Per ora ho sostituito la sveglia con lo snooze con una senza, e la punto alle 7:15… Vedremo.
Credo che questo sia il punto più difficile da realizzare di tutta la lista!

Suonare di più: complice il clamoroso successo del concerto – teatro per i 110 anni del Corpo Musicale “Carlo Cremonesi” di Villa d’Ogna, e la frequentazione del forum Italian Trumpet Forum, mi è tornata la voglia di suonare! Ho comprato la Silent Brass della Yamaha per non svegliare i pargoli durante i miei esercizi, ma per ora non l’ho sfruttata come si deve. Ma d’ora in poi la farò fumare!

Questo è quanto.

C’è per la verità un altro progetto in ballo, ma ne scriverò più avanti, se mai dovesse andare in porto!

Buone letture!

Anno nuovo, nuovi propositi e bilanci

Write-your-goalsL’inizio dell’anno si porta sempre dietro un po’ di malinconia per quello che è terminato e tante buone intenzioni per quello che deve iniziare.

Nemmeno io faccio eccezione (alla malinconia), e mi piacerebbe fare un bel post di riflessione sulle cose belle, quelle brutte, quelle andate bene e quelle andate male nel 2008, e sui mille buoni propositi per l’anno nuovo.

Ma non lo faccio, mi limito a fare la lista della spesa, gli obiettivi che vorrei raggiungere, realisticamente parlando.
Perché non posso essere un buon DBA, un buon suonatore di tromba, uno che macina chilometri a piedi e in MTB, un bravo papà e un fotografo esperto.

Cose che farò:

  • Migliorare la qualità del mio lavoro: organizzare meglio le giornate, le liste di cose da fare, da scrivere e da non dimenticare, magari applicando lo zen della mailbox vuota, i metodi mnemonici di Gianni Golfera e il metodo GTD di David Allen.
  • Fare il bravo papà: giocare con Gabriele, portarlo in montagna, al parco, al mare, allo zoo…
  • Rimettermi a suonare la tromba e magari organizzare un quintetto di ottoni per suonare Haydn e Handel e tutti “quelli li” romantico barocchi che nella banda non si suonano mai (il modello ovviamente sono i Gomalan Brass)
  • Mangiare di meno: questo è strettamente collegato al punto uno della lista successiva, per evitare di diventare un dirigibile.

Cose che vorrei fare ma che sicuramente non farò per mancanza di tempo – voglia – necessità:

  • Correre e andare in mountain bike regolarmente: lo farò solo quando capita e senza velleità agonistiche (che nella mente ho sempre avuto, ma nella pratica…) e senza l’ “obbligo morale” di mantenere una certa continuità.
  • L’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere: a meno che mi licenzino, allora avrò tempo!
  • Frequentare forum, newsgroup, gruppi di aiuto: non ho materialmente il tempo di farlo, di dedicare più tempo di quello per le ricerche ad aiutare chi ha qualche problema. Dedicherò del tempo se ne ho, come per correre e andare in bici.

Questi i “buoni propositi”, e me li scrivo con l’intenzione di andarli poi a rivedere a fine anno.
Buon anno e buon lavoro a tutti!

Riflessioni della mattina

Stamattina mi sono messo a riguardare le categorie e i tag di questo blog… Mi sono reso conto che la maggior parte dei post non riguardano nessuno degli argomenti che intendevo trattare inizialmente (che sarebbero Bici, Musica, Computer).

O meglio, articoli riguardanti il computer in senso lato ce ne sono, ma sono solo la raccolta di cose trovate sulla rete. Cose che a me sono utili e per questo le pubblico per evitare di perderle nei mille mila segnalibri di Firefox, ma niente di prodotto da me.

D’ora in poi tornerò agli argomenti originari, anche se la MTB ormai giace sotto un telo con la catena a pezzi…