Luca Perri is in da house

Mi chiamano dalla sala riunioni perchè hanno bisogno di un indirizzo IP aperto per lo streaming di Bergamo Scienza. Come se niente fosse si materializza di fianco a me Luca Perri.

Così, dal niente.

E mi trovo a scambiare due parole sulle dirette streaming (sue) saltate per il down di Facebook dell’altro giorno, i protocolli di rete e routing, i 6 miliardi persi da Zuckerberg, la Torre del Sole, le persone che non ci sono più…

Una persona molto piacevole e alla mano, che ha interrotto il suo lavoro per dare retta al bimbo di 48 anni che gli si è palesato davanti all’improvviso.

L’evento che stavano preparando in (quasi) segreto è questo: Scienza in Azienda: RadiciGroup

Quando: Sabato 16 ottobre, ore 10:00
Dove: live streaming sui canali social e sul sito di BergamoScienza
Manifestazione: BergamoScienza 2021
Biglietti: accesso gratuito

Samantha Cristoforetti blasta la gente

Arriva via twitter la risposta di Samantha Cristoforetti alla falsa intervista costruita su di lei e pubblicata su un periodico on line. Non l’ho vista, e non ho nemmeno voglia di andare a cercarla, perchè leggere frasi fatte e luoghi comuni inventati non mi interessa.

La risposta di Samantha è invece da leggere tutta, con calma, da rileggere e capire: una lezione di stile e di etica, oltre che una bacchettata sulle nocche ad un certo tipo di “giornalismo”.

Un miliardo di punti stima ad @AstroSamantha non bastano (come se ne avesse bisogno, dei miei punti stima intendo).

Per chi non frequenta certi ambienti “social”: blastare = controbattere usando argomentazioni ineccepibili e spesso conclusive.

Riflessioni di fine anno sulla ISS

Chiudo il 2014 su questo blog augurando buon anno ai miei fedeli lettori e lasciandovi con due riflessioni nate guardando cosa fanno gli astronauti sulla ISS.

Riflessione #1

MissionControlIeri stavo guardando lo streaming in diretta dalla Stazione Spaziale Internazionale trasmesso QUI.

Durante la diretta si possono sentire le comunicazioni tra controllo missione a terra e stazione spaziale, spesso in inglese ma a volte anche in russo. Ogni tanto c’è anche una “voce narrante” che riassume quello che stanno facendo gli astronauti in quel momento (specialmente quando non si vede nessuno nel video) e cosa sta succedendo a bordo e a terra.

Ieri mi sono stupito nell’ascoltare la diretta (in inglese), perché mi sono reso conto che il controllo missione a terra stava dando istruzioni a un astronauta (credo fosse l’ingegnere di volo Elena Serova) su come riavviare un sottosistema della ISS per aggiornarne il software.

Sembravano le telefonate che capitano a me in ufficio, fatte però da terra verso un oggetto volante a 400 km di altitudine:
Controllo Missione: “adesso tenendo premuto il tasto F12 sulla tastiera, riavvia il sistema finché compare una richiesta di input sullo schermo”

Astronauta: “ho riavviato e il display mostra il seguente messaggio: ‘errore [non mi ricordo il testo esatto…]’, sto continuando a tener premuto F12”

Controllo Missione: “Ok, saremo da te fra poco con delle istruzioni”

Astronauta: “Copiato” [che significa “ho capito” nel gergo delle comunicazioni radio]

Io credo che la preparazione media di un astronauta in termini di capacità informatiche sia molto più elevata della preparazione media di uno dei miei utenti in ufficio, per cui mi ha fatto sorridere il modo in cui venivano date le istruzioni e la apparente incapacità dell’astronauta nel fare qualche azione autonoma (me la immagino che è li ancora con F12 premuto…).
Ma probabilmente funziona proprio così: in queste situazioni l’iniziativa personale potrebbe persino essere pericolosa, per cui tutti si attengono scrupolosamente alle istruzioni!

Riflessione #2

ISS_VideoSempre ieri sera, a casa ho preso il mio smartphone e ho mostrato a mio figlio di 8 anni la diretta streaming dalla ISS: si vedeva un astronauta sullo sfondo che stava evidentemente mangiando, poi è “passata” Samantha Cristoforetti fluttuando a piedi in avanti, si è agganciata a un maniglione, ha preso alcune cose da un “cassetto” ed è tornata indietro da dive è venuta, sparendo nella parte bassa dell’inquadratura.

Mentre spiegavo a mio figlio che gli astronauti “volano” perché sono in assenza di gravità, che il concetto di “sotto” e “sopra” sulla ISS è praticamente insensato, e che probabilmente se non ti rendi conto che stai ruotando su te stesso puoi facilmente perdere l’orientamento nella stazione, mi ha folgorato questa cosa:

Sto guardando in diretta quello che succede a 400 km nello spazio dallo schermo di un telefonino.

Non vi sconvolge questa cosa? Rileggetela un attimo:

Sto guardando IN DIRETTA quello che succede A 400 KM nello spazio dallo schermo DI UN TELEFONINO

Pensate a quanta tecnologia, ricerca, lavoro, sudore, menti e cervelli ci sono dietro questa semplice frase…