Il 118 non c’è più

AREU-118O meglio, c’è ancora, ma almeno in alcune province della Lombardia è stato integrato con altri numeri di emergenza, istituendo il “numero unico dell’emergenza 112“, un po’ come succede da tempo negli USA dove per le emergenze esiste il numero 911 (mai visto i telefilm polizieschi?).

Dato che la cosa è stata “poco pubblicizzata” (per usare un eufemismo) un amico che lavora per il SSUEM (Servizio Sanitario Urgenza ed EMergenza) mi ha girato questo documento dove viene spiegato cosa cambia e cosa no.

Lo copio-incollo qui, con qualche link: Continua a leggere

Monti, le tasse, la Chiesa, l’ICI… e adesso basta!

ICITempo fa mi ero ripromesso di non commentare più la politica, ma stavolta faccio uno strappo alla regola.

Si, perché con sta storia del Governo fatto di banchieri hanno un po’ rotto i coglioni tutti.

E anche con la storia della Chiesa che non paga l’ICI sulle attività commerciali.

E allora vi dico la mia. Non siete obbligati ad andare avanti a leggere, anzi! Continua a leggere

Ministro Brunetta e l’anti-assenteismo

In questi giorni vengono sbandierati dalle maggiori testate giornalistiche (specialmente il Corriere della Sera qui e qui) gli effetti del decreto del ministro Brunetta contro l’assenteismo.

speravo non fosse l’ennesima prova di giornalismo male informato, ma invece ne ho avuto la conferma leggendo questo post: L’effetto Brunetta e’ una bufala

Analizzando statisticamente i dati forniti dal ministero stesso, emerge che le conclusioni sul fatto che l’assenteismo sia stato ridotto anche del 50% sono quanto meno ottimistiche: campioni non rappresentativi, confronto tra dati raccolti in maniera diversa, nessuna analisi statistica, fanno sicuramente pensare ad un desiderio di mostrare risultati positivi “a tutti i costi”.

Non parlo di malafede, ma sicuramente di una certa incompetenza (come si fa a confrontare mele e pere?? dati di periodi diversi e raccolti in modo diverso?) e di un po’ di voglia di rendere fumosi questi dati.

Prendendo le parole di Luca Neri dal post citato:

Fino al 2006 si dispone di dati complessivi, riferiti alle assenze effettuate in tutta la PA su base annua. Per il 2007 e il 2008 si confrontano i dati del bimestre giugno-luglio di 30 aministrazioni selezionate dal ministero.
Inoltre il ministero non ci fa sapere come sono state selezionate queste amministrazioni. Sono quelle che hanno volontariamente consegnato i dati? O sono state avvisate in anticipo che sarebbero state monitorate?  In entrambi i casi e’ possibile che siano state quelle piu’ virtuose a fornire le informazioni necessarie.

Insomma ci danno delle conclusioni tratte però in modo non rigoroso, e baste su dati veri ma raccolti ogni volta con logiche e modalità diverse.

Anche questa è Italia…