Le scorciatoie da tastiera – Parte 2

Se vi ricordate, qualche tempo fa (ok, PARECCHIO tempo fa) avevo parlato delle funzioni disponibili da tastiera e di alcune scorciatoie disponibili per compiere rapidamente delle azioni.
Per esempio le funzioni di copia (CTRL + C o CTRL + INS) e di incolla (CTRL + V (o SHIFT + INS) sono tra le più note, ma ogni sistema operativo, programma, applicazione e browser ha qualche shortcut per rendere più rapido il lavoro.
Alcune di queste scorciatoie sono veramente utili, altre semplicemente ci scordiamo che esistano perché la funzione che attivano non ci serve o la usiamo talmente poco che  non serve ricordarsi la shortcut.

Poco tempo fa ho letto invece di alcune scorciatoie da tastiera comuni a tutti i browser di ultima generazione, che per un fanatico della navigazione a schede come me sono la manna.
Come al solito alcune sono utilissime, altre le ho usate per provarle e poi me le sono dimenticate. Ve le copioincollo dall’articolo originale di Geekissimo, evidenziando in grassetto quelle per me più utili: Continua a leggere

Lezione 5: eccesso di acronimi

Oggi parliamo di:

— # Lezione numero 5 – le sigle

Quando lavoravo per una nota azienda di software con sede a Redmond (dai, ci potete arrivare!) esisteva un sito interno dove venivano elencati tutti i TLA (Three Letter Acronim, cioè gli acronimi di tre lettere) legati ai prodotti, alle loro caratteristiche e compagnia.

Era uno dei siti più frequentati perché spesso districarsi nella miriade di sigle che costellano l’informatica, dall’hardware al software, è un vero macello.
E a complicare moltissimo la situazione ci si mette anche il fatto che spesso lo stesso acronimo ha significati diversi a seconda del contesto.

Vediamo di “sbrogliare” alcuni degli acronimi più noti, legati ai PC e a internet

  • WWW: WorldWide Web, cioè rete mondiale. Non che ci vogliano molte spiegazioni in questo caso…
  • HTML: HyperText Markup Language, traduzione letterale: linguaggio di marcatura per ipertesti. è un linguaggio usato per descrivere la struttura dei documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web ossia su Internet. L’HTML non è un linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di markup, ossia descrive il contenuto, testuale e non, di una pagina web e non serve per il controllo del comportamento di una macchina come invece fa un linguaggio di programmazione.
  • PC: Personal Computer, lo scatolotto che abbiamo sotto la scrivania…
  • CPU: Central Processing Unit, quella che viene comunemente chiamata “processore”, e che consiste nell’unità di calcolo del PC, cioè quella che prende i dati dalla memoria e esegue delle istruzioni (prende “1” e sommalo a “0”). Nella CPU si distinguono la ALU, la CU, la FPU e la MMU… ma ve le risparmio.
  • RAM: Random-Access Memory o memoria ad accesso casuale, da non confondere con Rete Aziendale Mobile (ve l’avevo detto…). Vari tipi di RAM sono DIP, SIPP, SIMM (30 pin), SIMM (72 pin), DIMM (168 pin) e DDR DIMM (184 pin), ma anche queste sigle ve le risparmio… La RAM è quella parte di memoria che quando spegnete il computer, viene svuotata. Se non avete salvato qualcosa che era solo in RAM, questi dati vengono persi (quante bestemmie quando salta la corrente, per questo è utile un UPS… che non è il corriere, ma lo spiego dopo!)
  • USB: Universal Serial Bus, cioè meccanismo di comunicazione seriale universale. Tutti sanno cos’è una chiavetta USB (più o meno, dai), ma non tutti sanno che la comunicazione è seriale (cioè un informazione dopo l’altra) e che quindi la sua velocità non può essere elevatissima, anche se le nuove tecnologie parlano di una USB 3.0 a quasi 5 Gbit al secondo, 10 volte più veloce delle attuali USB.

Per ora fermiamoci qui, che già le sigle son tante. Nella prossima lezione continuiamo con gli acronimi!

Lezione 4: Domande dal pubblico!

AMD 64 bit
AMD 64 bit

Stimolato dalle domande di Mauro a questo post e dall’esito del sondaggio, ho deciso che questa quarta lezione sarà una sorta di “Chiedilo a…”

Partiamo dal sondaggio:

No, non si può collegare il microonde a internet. Non mi risulta che al momento sia possibile, anche se ci sono dei frigoriferi che si alimentano da PC o che si collegano con l’iPod (perché uno debba volere il frigo che riproduce musica invece che comprarsi un bell’imiantino è un altra storia).

So che il il papa’ della mia nipote preferita sarà un po’ deluso, ma che ci vuoi fare… per ora accontentati di uno splendido PC (che guarda caso è uguale al mio…)

E veniamo alle domande dal pubblico (una volta il pubblico dava un aiuto, adesso invece fa pure domande…):

  • Davvero la risoluzione totale è più alta con due monitor? Ma dai… ma allora esisono MONITOR (non tv) grandi 32 pollici o più? Mi costa meno ancora puntare a due monitor uniti? Solo che… che pacco, hai presente che bello un bel 40 pollici con tutto il mio mix che suona a manetta!?!?! sigh…

La risoluzione di un TV, cioè il numero dei pixel utilizzati per formare l’immagine è molto più bassa di un monitor, questo se utilizzato in analogico (col cavetto giallo). Con un cavo digitale (HDMI nelle varie versioni) i TV da 32 o 40 pollici vanno a 1366×768. Un monitor 17 pollici decente arriva a 1280×1024 come niente (il mio Samsung SyncMaster 755 arriva a 1600x 1200 ma poi serve la lente per vedere le icone).

Facendo i conticini da bravi scolari, un TV arriva a 1.050.000 pixel circa (1 Mpixel), un monitor 17 pollici anche a 1.920.000 pixel (quasi 2 Mpixel). Certo è che la resa visiva su un 32 pollici è nettamente diversa.

Per cui se la (ri)soluzione TV può andar bene per Cubase, non va sicuramente bene per Photoshop.

  • Sulla ram ti do assolutamente ragione, unico problema e vincolo che pongo: USARE XP, vista fuori dai ciglioni (come dice word!)! So di alcune problematiche legate alla ram di xp, ma provando a variare il boot, 3 gb li legge bene e regge usandoli totalmente.
    Potesse farlo con 4 gb sarebbe il massimo, anche se poi, come dici tu, mi abituerei in fretta a sfruttarli tutti.
    Ma tipo 6 gb xp non li carica? Non li sfrutta?

Purtroppo Vista è un sistema operativo di merda. Ogni tanto dalle menti malate che stanno a Redmond escono delle ciofeche pazzesche, tipo Windows Vista, Windows ME (Millennium Edition, ma la M può facilmente essere sostituita da un altra parola che inizia per M…), il Dos 6.0 oppure il Dos 4, oppure tra gli application server, come non ricordare SMS (Software Managment System), una vera chiavica…

Per cui parliamo di XP a 32 bit.
Widnows XP Professional supporta fino a 4 GB di RAM (2^32). Però c’è un però: con 4 GB di RAM, 2 vengono usati per le applicazioni e 2 dal sistema operativo. Quindi no, 6 GB XP non li vede.
Per dare più RAM Alle applicazioni c’è un barbatrucco: si può usare il parametro di avvio /3GB, per fare in modo che le applicazioni usino 3 GB e il sistema 1 solo.

Un altro accorgimento è quello di attivare la Physical Address Extension (PAE) usando il parametro /PAE che consente di indirizzare non più solo 2^32 indirizzi fisici di memoria ma 2^36, aumentando gli indirizzi a disposizione del sistema, ma non aumenta la memoria fisica indirizzabile.

Queste due opzioni a volte fanno a pugni, per cui può essere che io ho 4 GB di RAM nel PC e Windows ne vede solo 3, cosa che di solito fa scomodare i santi in paradiso.

Siccome non si sarà capito niente, vi rimando qui.

  • Inoltre non ho ben capito la faccenda 32bit contro i 64 di vista. E’ legato alle prestazioni della macchina?

Il discorso 32 o 64 bit dipende unicamente dall’hardware, principalmente dal processore: i processori della famiglia x86 sono a 32 bit, i processori a 64 bit vengono chiamati x64.

Per cui esistono le due versioni di Vista a 32 e 64 bit, da installare sulle due diverse piattaforme.

Installare un sistema a 64 bit su un hardware a 32 bit è come mettere un obiettivo Canon su una fotocamera Nikon: non ci sta!

I vantaggi del 64 bit sono enormi: in ogni ciclo di lavoro del processore posso trattare 2^64 bit invece che 2^32, posso indirizzare 128 GB di RAM, i programmi scritti per funzionare a 64 bit sono ottimizzati e utilizzati al meglio, ci sono delle “security feature” più avanzate, bla bla bla.

Ovviamente il rovescio della medaglia è che oltre al processore a 64 bit, servono i driver per le periferiche scritti per sistemi a 64 bit, le applicazioni scritte a 32 bit non è detto che funzionino, e altre amenità.
E in più questi simpatici processori costano un rene: con quei soldi si compra il PC di cui si parlava nella lezione 2…

Spero di aver confuso bene le idee, sono andato un po’ oltre il livello da “macchinetta del caffè” mi pare, per cui dovrò pagare un giro di brodaglia marrone alle mie alunne delle 15:30.

E adesso non cercate di trasformare il microonde a 64 bit solo per scaldare prima i fagiolini lessati!

Lezione 3: Le scorciatoie da tastiera

Un altro argomento che capita spesso parlando di programmi e di sistemi operativi sono le scorciatoie da tastiera.
Quanti tasti inutili… tutti quelli li in cima con la F a cosa servono? E STAMP?

Bando agli indugi e sotto con la

— # Lezione numero 3 – tasti e scorciatoie da tastiera

Di tasti sulla tastiera ce ne sono veramente tanti, e tutti servono a qualcosa.

Ma soprattutto cambiano funzione a seconda del contesto (cioè di cosa abbiamo in primo piano, o per dirla più da fighi, a seconda di quale sia l’applicazione attiva). E parliamo solo di Windows XP, visto che il sottoscritto usa solo questo simpatico sistema operativo, denigrato da molti, ma che tutto sommato non fa così schifo.

E per ora parliamo solo delle scorciatoie del sistema operativo, che quelle di Word, Excel, Outlook e compagni sono troppe per farle stare qui. E poi quelle che andiamo a descrivere funzionano quasi sempre anche con gli altri programmi.

Partiamo dai tasti che stanno in alto:

  • STAMP: serve per copiare negli appunti un immagine di quello che si vede sullo schermo (o, sempre per dirla da fighi, un print-screen). Inutile? No, molto utile se devo mandare un messaggio di errore al mio informatico preferito: schisso STAMP e incollo l’immagine della finestrella con l’errore direttamente dentro un email (o, se ho una mente contorta, apro Word, incollo l’immagine, salvo il file, lo zippo e lo mando come allegato per email… se indovinate di chi sto parlando vi metto un bel 9 nella prossima interrogazione) e magicamente ho mandato tutte le informazioni che servono.
  • F1: ovvero il tasto help. In quasi tutti i programmi serve a quello, ad aprire l’help. Anche se non c’è nessun programma aperto. In quel caso apre l’help di Windows!
  • F2: rinomina. Seleziono un file (sul desktop o in esplora risorse) e con questo magico tasto ho subito la possibilità di rinominare il file.
  • F3: cerca. Apre una nuova mascherina di ricerca o apre il riquadro di ricerca nella finestra di esplora risorse.
  • F4: Se non ho aperto nessuna finestra, non fa nulla… se sono in esplora risorse, mi seleziona e apre la tendina (detta anche “Combo Box”, per gli amici combo) dell’indirizzo.
  • F5: aggiorna. Non che ci sia molto da spiegare… aggiorna il desktop o il contenuto della finestra che abbiamo aperto.
  • F6: ciclo. Non la bici, ma premendo di seguito questo pulsante, viene selezionato un file sul desktop, poi il primo collegamento della barra di avvio veloce, poi il primo programma della barra delle applicazioni… oppure in una finestra di esplora risorse viene selezionato l’indirizzo, la prima voce del menu di sinistra (operazioni file e cartelle) e di seguito le successive…
  • F11: tutto schermo. Mette la finestra attiva a tutto schermo.

Quelli che ho saltato è perchè non hanno una funzione nell’ambito di Windows o dell’esplora risorse.
Molti di questi tasti funzione (F5, F11 e F3) hanno la stessa funzione (ahahaha) anche in altre applicazioni, per esempio in Internet Explorer o in Firefox, ma anche altrove. Provateli, danni non ne dovrebbero fare.

Un altro tasto misterioso è quello con il logo di Windows. Apple aveva il tasto con la mela, vuoi che Windows non abbia il suo clone?
Ok, grazie, ma a cosa serve?
Premuto da solo apre il menù Start (dove un genio del male ha anche messo la funzione “Chiudi Sessione”, chi mai penserebbe di trovare “Chiudi” sotto “Start”??).
In combinazione con altri tasti permette invece di fare cose interessanti:

  • Windows + M: Rimpicciolisce tutte le finestre mostrando il desktop
  • Windows + L: Blocca il computer (o porta alla maschera di selezione dell’utente se non si è in una rete con dominio)
  • Windows + TAB: permette di ciclare tra le applicazioni presenti sulla barra delle applicazioni
  • Windows + E: apre l’esplora risorse
  • Windows + R: apre la mascherina “Esegui…”
  • Windows + D: rimpicciolisce la finestra attiva o ingrandisce l’ultima finestra
  • Windows + F: apre la maschera di ricerca

E ora, una serie di combinazioni di tasti per tutti i gusti:

  • CTRL + X (o CTRL + CANC per i mancini): Taglia un file o un testo
  • CTRL + C (o CTRL + INS): Copia un file o un testo
  • CTRL + V (o SHIFT + INS): Incolla un file o un testo
  • ALT + F4: Chiude l’applicazione attiva
  • ALT + TAB: Passa da una finestra a un altra. Premendo ALT + TAB compare una mascherina con le applicazioni aperte, tenendo premuto ALT e premendo ripetutamente TAB posso passare alle applicazioni successive
  • CTRL + A: Seleziona tutto il testo in un documento
  • CTRL + B: Trasforma in grassetto il testo selezionato
  • CTRL + FINE: Va alla fine del documento doccente
  • CTRL + HOME (o la freccina inclinata dal basso a destra verso l’alto a sinistra): Va all’inizio del documento
  • CTRL + Freccia sinistra (o destra): va alla parola precedente (o successiva)
  • CTRL + SHIFT + Freccia sinistra (o destra): seleziona la parola precedente (o successiva)
  • SHIFT+ Freccia sinistra (o destra): seleziona il testo a sinistra (o destra)
  • CTRL + Z: Annulla l’ultima azione

Ce ne sono veramente altri svariati milioni, alcune specifiche per certe applicazioni (per esempio CTRL + 1 in Excel, oppure SHIFT + F8 CTRL + SHIFT + F8 in Word), altre molto più generali (CTRL + F o CTRL + T o CTRL + ALT + T).

Vi lascio come compito completare la descrizione di queste scorciatoie, e di scrivere nei commenti all’articolo le vostre scorciatoie preferite!

E votate il sondaggio:

Lezione 2: cosa diavolo c’è dentro un PC

Siccome a qualcuno all’ufficio acquisti piace l’hardware (e qui le battute si sprecano), in questa lezione andremo a trattare alcuni argomenti legati ai “pezzi duri”, cercando di rispondere alla domanda esistenziale che ogni persona che mi incontra alla macchinetta del caffè mi pone, e cioè: “Devo comprare il PC nuovo, quale scelgo?”.

— # Lezione numero 2 – cosa diavolo c’è dentro un PC

Quello che un po’ tutti si chiedono quando guardano le caratteristiche di un PC è: “cosa significano tutte queste sigle, numeri e informazioni varie”?

Partiamo analizzando la pubblicità di una nota catena di distribuzione di materiale elettronico:

Intel Pentium Dual Core E5200 (2.50GHz, 2MB L2, 800MHz FSB)
HD 320GB
RAM 3072MB
Audio 5.1 canali – DVI – HDMI
Scheda video NVIDIA GeForce 9300GE 256MB dedicata
SO: Windows Vista Home Premium

EURO 399,00

Analizziamo con ordine ogni riga di questa offertona.

  • La CPU, ovvero il cuore del PC

Il PC, nella sua essenza, è una calcolatrice superveloce e piuttosto stupida (sa sommare solo 0 e 1). La parte del PC che fa i conti è la CPU, Central Processing Unit, o processore). Anche se non sembra, mostrare l’immagine a video è il risultato di una serie di conti e di dati trasmessi tra le varie parti del PC per arrivare al monitor.
Il PC migliore sarà quello che fa questi conti più velocemente e che li trasmette dal processore alle altre parti in modo più veloce.
Per cui nella prima riga troviamo:
il nome del produttore: Intel (praticamente esistono solo Intel, AMD e pochi altri)
la sua “serie”: Pentium Dual Core E5200
la sua “frequenza di clock”: 2.50 GHz, cioè 2,50 miliardi di cicli al secondo (ricordate la scorsa lezione? G sta per Giga, 10^9, cioè un miliardo)
la velocità del bus (della parte che permette al processore di comunicare con le altre parti del PC): 800MHz FSB

Per confrontare due PC, a pari “serie” del processore, più è alta la frequenza di clock, meglio è.
Lo stesso, più è alta la velocità del bus (definito con la sigla FSB), meglio è.
Considerate che a meno che stiate usando il PC per fare calcoli di meccanica quantistica alla ricerca del Bosone di Higgs, difficilmente arriverete a saturare la potenzialità del processore. Saranno altri componenti del PC a stancarsi per primi…

  • Il disco, la “memoria permanente”

Qui non c’è molto da dire: più e grande meglio è (basta li in fondo, stiamo parlando di dischi, non di altro!!)
Ricordatevi dalla scorsa lezione che i 320 GB dichiarati diventano qualcosa meno, una volta fatti i conti come si deve.
Se viene dichiarata anche la velocità del disco (per esempio 7200 rpm) anche qui vale la regola più è alta meglio è!

  • La RAM, la “memoria volatile”

Qui potremmo spendere pagine e pagine su come i sistemi operativi e i programmi utilizzano la memoria, ma la farò semplice: la RAM è la memoria di lavoro del PC, ed è molto importante che ce ne sia sempre un po’ a disposizione.
Se voglio utilizzare più programmi contemporaneamente, consumerò più RAM.
Quindi: più ce n’è, meglio è. Ma se devo scegliere, prendo un processore meno veloce ma un Giga in più di RAM.
Risparmiate altrove e spendete nella RAM.
Un utilizzo normale del PC raramente arriva a “saturare” la capacità di calcolo del processore. Ma molto probabilmente arriva a consumare tutta la RAM.
RAM 3072MB (oppure 3 GB) come nell’esempio è abbastanza buono, ma potendo arrivate a 4 GB.

  • La scheda video

Anche qui non starei a fare discorsi lunghi, ma una cosa è importante: nel nostro esempio sulla scheda video c’è scritto 256 MB dedicata. Questa è la RAM che la scheda ha a bordo, cioè della memoria DEDICATA all’elaborazione grafica, che è solo sua. E questa è una buona cosa
Altri tipi di schede video, tipicamente quelle dei portatili, non hanno la RAM dedicata (e di solito vengono descritte come schede con 256 MB RAM massima, o condivisa), questo vuol dire che la “rubano” alla RAM del PC, quindi di fatto diminuiscono il numero di prima. E questa non è cosa buona!

  • Tutto il resto

Gli altri “oggetti” indicati sono accessori aggiuntivi: schede Wi-Fi, dispositivi audio a 5 canali, bluetooth, petardi, bombette e miniciccioli non fanno la differenza, a meno che abbiate esigenze particolari (voglio fare una rete senza fili a casa, allora è importante la scheda Wi-Fi, altrimenti se non serve non la compro!).

Ci sarebbero moltissimi altri aspetti da considerare, ma per ora fermiamoci qui.
E adesso, al grido di “Datemi la RAM!” fiondatevi a comprare il vostro nuovo PC!

Update: Alcune informazioni aggiuntive le trovate qui