To do list

Sto sempre a preoccuparmi di tenere aggiornate le mie liste delle cose da fare (to-do-list): al lavoro, per la casa, per le associazioni di cui faccio parte, cercando di evitare di dimenticare qualcosa.

E invece questa è la lista migliore che abbia trovato per la “vita quotidiana”:

  • Leggi di più
  • Naviga meno su internet
  • Conosci più persone
  • Chatta di meno
  • Gioca di più
  • Lavora di meno
  • Ascolta musica senza fare nient’altro nel frattempo
  • Vai in bici di più
  • Guida di meno
  • Viaggia di più
  • Pianifica di meno
  • Dai di più
  • Tieni meno cose
  • Scrivi una sceneggiatura
  • Segui un corso
  • Fai confusione

e se non funziona ricomincia da capo!

Alcune sono già “raggiunte”… per le altre ci sto lavorando!

Preso da qui.

la nostra vita è online…

stupendo video sulle controindicazioni del pubblicare materiale personale sulla rete. Un po’ di astuzia, un po’ di hacking (ma neanche troppo) e si possono sapere molte cose sulle persone.

Date un occhiata a questo video:

E’ uno spot belga, con i sottotitoli in italiano,in cui alcune persone vengono prese casualmente per strada per farsi leggere la mente da Dave con la scusa di un nuovo programma televisivo. La gente che accetta rimane stupita da come Dave riesca a sapere tutte queste cose : dalla vita privata, agli amanti, ai numeri di conto corrente e tante altre cose. Dave è davvero un mago ? Chissà…date play e fatevi la vostra idea 😀

Vi è venuta un po’ di paura vero?

GTD a là bergamasca

You spend more time hacking your to-do list than you actually spend doing stuff.
LifeHacker.com

Da molto tempo mi sto preoccupando di rendere più efficienti le mie giornate lavorative, con il duplice obiettivo di ritagliarmi un po’ di spazio per studiare e aggiornarmi sui prodotti che abbiamo in azienda (in particolare SQL Server) e di evitare il mio brutto vizio di procrastinator (cioè di rimandare all’infinito).
Ho iniziato seguendo i consigli di Marco Delmastro sul life hacking, poi mi sono comprato “Detto, fatto!” di David Allen, e ho letto molte cose sul suo sito, sul GTD (Getting Things Done), e su come organizzare le giornate attraverso l’uso delle liste (la mia lista “someday, maybe” non è mai stata così lunga…).
Il libro è ben fatto. Chiunque, ma soprattutto chi svolge un lavoro “di concetto” (non solo informatici), potrà trarre beneficio dalle sue tecniche e dai suoi consigli, che spesso sono soltanto frutto di buon senso e senso pratico, molto “all’americana”. Continua a leggere

Datti da fare!

Una volta ho letto da qualche parte che le persone fortunate lo sono non perché la dea bendata le bacia spesso, ma perché sono persone che non fanno mai due volte la stessa cosa, che ogni giorno cambiano strada, modificano le loro abitudini, scombussolano i loro piani.

Io sono l’esatto contrario: abitudinario, conservatore, non spostatemi le cose dalla scrivania altrimenti non le trovo più…

Ma ultimamente trovo che questa cosa sia limitante. Non ho il coraggio di “lasciarmi dietro” le consolidate vecchie abitudini, che mi danno un senso di (falsa?) sicurezza.

D’ora in poi cercherò di “buttare in aria il cappello”, di non restare fisso e immobile nelle mie posizioni ma evolvere come un Pokémon, che cambia aspetto e abilità nel tempo.

Smetterò di essere il sabotatore di me stesso!

Stop being your own worst enemy.

Stop being the force that keeps you immobile.

Stop being the cause of failure before you start trying.

Tutto questo per consigliarvi la lettura dell’illuminante post di Sara Rosso.

Anonymous attacca l’Italia

Si, ok, mi serviva un titolo ad effetto.

Per ora (mercoledì 22 febbraio, ore 12:20) hanno solo modificato la pagina iniziale del sito dell’onorevole Paola Binetti.

Il sito è ancora completamente raggiungibile (il pulsante “Vai al sito” in alto a destra porta effettivamente alla homepage, quindi la modifica sembrerebbe solo quella alla splashpage iniziale), ma il defacement promette un mese di febbraio intenso:

Da oggi per tutto il mese sarà FPF e ne vedrete delle belle.

Vi appiccico le schermate, nel caso nel frattempo l’abbiano messo a posto (la riga doppia è colpa mia…).

[AGGIORNAMENTO ore 16:00]

Vedo ora che il sito dell’on. Binetti mostra ancora il defacement, ma a fianco del messaggio di Anonymous compare il messaggio dell’onorevole, con alcune richieste di chiarimenti ad Anonymous stessa.

Complimenti all’onorevole per la lezione di stile ai defacer (ed anche a tanti suoi colleghi onorevoli)!

Qui sotto il testo del messaggio della Binetti:

Le mie domande ad Anonymous

Nessun disturbo.
Anche io ho delle domande da fare a “We are Anonymous”:
in un momento in cui tanto si parla di libertà di stampa, di libertà di informazione e di democrazia, non sarebbe stato meglio chiedere la pubblicazione delle vostre rimostranze, piuttosto che irrompere in uno spazio dedicato ad altro?

Questa potrebbe essere una contraddizione che fa perdere valore al vostro messaggio.

Chi segue la mia attività politica, chi ascolta i contenuti dei miei interventi e delle mie proposte di legge, sa che lavoro in posizione di ascolto e amo il confronto.
Il sito è uno degli strumenti con cui faccio informazione e diffondo i contenuti della buona politica in cui credo: basta dargli un’occhiata.
Scrivetemi a [indirizzo email rimosso], non mi sottraggo mai a rispondere a quesiti legittimi e posti con le giuste e buone maniere.
I miei ringraziamenti per aver inaugurato con me il vostro “speciale” febbraio…