To do list

Sto sempre a preoccuparmi di tenere aggiornate le mie liste delle cose da fare (to-do-list): al lavoro, per la casa, per le associazioni di cui faccio parte, cercando di evitare di dimenticare qualcosa.

E invece questa è la lista migliore che abbia trovato per la “vita quotidiana”:

  • Leggi di più
  • Naviga meno su internet
  • Conosci più persone
  • Chatta di meno
  • Gioca di più
  • Lavora di meno
  • Ascolta musica senza fare nient’altro nel frattempo
  • Vai in bici di più
  • Guida di meno
  • Viaggia di più
  • Pianifica di meno
  • Dai di più
  • Tieni meno cose
  • Scrivi una sceneggiatura
  • Segui un corso
  • Fai confusione

e se non funziona ricomincia da capo!

Alcune sono già “raggiunte”… per le altre ci sto lavorando!

Preso da qui.

Lamentazioni

“Pasen la vita a pisàa cuntra’l veent
perché l’impurtant l’è mai vèss cuntent.

Poor’ Italia – Davide Van De Sfroos

No, non si parla di antico testamento, ma della nostra povera Italia, dove lo sport principale sembra essere il lamento.
E’ qualche giorno che sto cercando di mettere in ordine i miei pensierini su questa nuova “moda”, e mi sono imbattuto in questo post.
Visto che praticamente riprende quello che stavo scrivendo io ma che non avrei saputo scrivere così bene, la mia bozza la butto nel cestino e vi rimando a “L’Italia è una repubblica fondata sul lamento”

Sappiate che sono d’accordo al 99,5%

Il 118 non c’è più

AREU-118O meglio, c’è ancora, ma almeno in alcune province della Lombardia è stato integrato con altri numeri di emergenza, istituendo il “numero unico dell’emergenza 112“, un po’ come succede da tempo negli USA dove per le emergenze esiste il numero 911 (mai visto i telefilm polizieschi?).

Dato che la cosa è stata “poco pubblicizzata” (per usare un eufemismo) un amico che lavora per il SSUEM (Servizio Sanitario Urgenza ed EMergenza) mi ha girato questo documento dove viene spiegato cosa cambia e cosa no.

Lo copio-incollo qui, con qualche link: Continua a leggere