Continuous Upgrade

Questo video mi ricorda una conversazione con un ex-collega ai tempi in cui lavoravo a Segrate: diceva che un giorno avrebbe installato sullo stesso PC il DOS 4 e di seguito tutti gli aggiornamenti fino ad arrivare a Windows XP (era il 2001), e poi avrebbe confrontato la velocità di quel PC con uno appena installato con XP.

Beh, qualcuno sta cosa l’ha fatta, fino a Windows 7 (mancano NT4 e ME, dei quali però non si sente la mancanza!):

Che sia proprio il mitico Fabrizio l’autore?

Only in Romania /3

Nei miei precedenti post ho scritto di alcune cose strane che mi sono capitate in Romania, diciamo episodi non proprio edificanti.

In questo post volevo invece scrivere alcune cose della Romania e dei rumeni che noi “civili italiani” siamo ben lontani dal raggiungere.

Per esempio: nella chiesa cristiana ortodossa un prete, per diventare parroco di una parrocchia, DEVE essere sposato. E se no come fa a consigliare le coppie su come stare insieme per 30 anni o come allevare i figli? Mi pare una posizione molto moderna, che il nostro clero cattolico romano non è disposto a recepire!

Inoltre un prete ortodosso non può bere né fumare. Questo ci toglierebbe circa il 70% dei preti cristiani cattolici…

In Romania tutti sanno guidare sulla neve: se sulla strada ci sono 2 cm di neve, non si ferma il mondo, rallenta solo un pochino (neanche troppo) e la vita continua.
Se lo spazzaneve non passa per due giorni, non è un problema, e tutti, anche le donne (o almeno la maggioranza) sanno montare le catene.
Se a Milano scende un dito di neve e rimane per un giorno, scatta lo stato di calamità naturale.
A noi italiani non è ancora chiaro il concetto di “transito con catene o pneumatici da neve”: se c’è questo cartello è OBBLIGATORIO montare le catene o le gomme invernali. Se no non passi.

In Romania non hanno la tortura del doppiaggio dei film o dei telefilm: vedono tutto in lingua originale (e infatti praticamente tutti parlano e capiscono l’inglese) con i sottotitoli. Solo qualche programma per bambini viene doppiato (i bambini non sanno leggere, poveretti…).
Vuoi mettere vedere un film con George Clooney o Al Pacino con la sua vera voce?
Non ce l’ho con i doppiatori, per carità, fanno un lavoro egregio.
E’ che spesso nella traduzione dei dialoghi si perdono dei giochi di parole o dei modi di dire intraducibili, che per esempio stravolgono i film comici.
Oppure gli adattamenti dei dialoghi a volte fantasiosi, che in italiano hanno trasformato molti telefilm, il più stravolto dei quali è probabilmente “La Tata“: la protagonista Fran Fine diventa Francesca Cacace e si trasforma da ebrea in italo americana,  la madre e la nonna (Sylvia e Yetta in originale) diventano due zie (zia Assunta e zia Yetta in italiano) e molti dialoghi sono completamente nuovi e aggiunti rispetto alla versione originale.

E anche in Romania conoscono i frutti esotici…

Only in Romania /2

Che i Rumeni fossero un popolo originale l’avevo capito anche io nei miei pochi viaggi, guardando alcune case che in realtà sembrano castelli: tetti in lamiera, forme e decorazioni esagerate, merli, torri, doppie, triple o quadruple grondaie…

Che però arrivassero a imporre a maghi e chiaroveggenti di pagare il 16% di tasse sui loro sortilegi e di iscriversi ad un albo professionale non l’avrei mai pensato.

Però la crisi è crisi, e la proposta di legge è stata approvata a inizio 2011, nonostante il “timore” delle ritorsioni di maghi e streghe.

Non tutti i rumeni infatti sono scettici di fronte a magie e sortilegi:

Nell’ultima campagna elettorale per la presidenza, il vincitore Basescu era sponsorizzato dal parapsicologo Aliodor Manolea, mentre il suo rivale Mircea Geoana ha attribuito la sconfitta “all’energia negativa che era nell’aria durante il comizio finale”. Fin qui è solo folklore, ma le superstizioni non sono sempre inoffensive: nel 2005 una suora ortodossa è stata crocifissa nel suo stesso convento in quanto ritenuta indemoniata, una tragedia che sconvolse la Romania.

Sono Pazzi Questi Rumeni!

Sono Tanica il tastiere (magari!)

Ripescate dal lontano passato, e sottoposte a scansione invereconda, queste due immagini scateneranno ricordi solo in 3 o 4 persone al mondo, e risate negli altri.

Questa è, udite udite (rullo di tamburi, Viso!) la formazione originale dei Werevolwes dei quali nemmeno internet conserva memoria. Senza cantante e mooooolto alla buona.

La mia (breve) carriera da tastiere è iniziata qui. Purtroppo per gli ascoltatori non ero bravo neanche come l’unghia incarnita del piede di Rocco Tanica.

Da li siamo passati a una formazione un po’ più consona, con cantante e secondo chitarrista, e qualche piccola soddisfazione ce la siamo tolta, e pure qualche timpano perforato dal microfonino alla “Ambra” (troppo avanti per quei tempi).

Fortuna che poi mi sono dedicato alla tromba, dove sono decisamente più bravo!

Questo è il pezzo che ho massacrato di più:

Superbowl e lo sport in TV

Porter se ne va dopo l'intercetto decisivo (da Repubblica.it)

E’ un po’ che non scrivo più di sport, forse perché sono stato impegnato in molte altre faccende e lo sport non è esattamente prioritario in questo periodo della mia vita…

Sabato, per caso, ho visto su Rai Sport il promo del SuperBowl, cioè la finale della NFL (National Football League, cioè la lega professionistica di football americano), ed ovviamente stanotte ho fatto le 2 per vederla.

Sono appassionato di questo sport sin da ragazzo, da quando su Italia 1 la domenica mattina trasmettevano interamente una partita di campionato con il commento di Dan Peterson (ed era impossibile non appassionarsi a questo sport con un commento come il suo), e ho seguito per qualche anno anche il campionato italiano, quando il mitico Attilio “Mazinga” Milesi giocava nei Lions Bergamo, e da difensore andava a caccia di QuarterBack, tanto da meritarsi anche il titolo di migliore uomo della difesa nella finale italiana del ’92.

Ma a parte i sentimentalismi, prima della diretta della partita mi sono beccato tutta la puntata della Domenica Sportiva su Rai 2 e mi nascono 2 domande:

  • perché la Domenica sportiva continua a chiamarsi così? Chiamatela Domenica Calcistica e ci togliamo il dubbio che eventualmente forse magari parlino di altri sport…
  • perché ci accorgiamo degli sport esteri solo una volta l’anno? Forse per rispondere basta rileggere il punto precedente…

Ah, per la cronaca, hanno vinto i New Orleans Saint, per la prima volta nella loro storia!