Nei miei precedenti post ho scritto di alcune cose strane che mi sono capitate in Romania, diciamo episodi non proprio edificanti.
In questo post volevo invece scrivere alcune cose della Romania e dei rumeni che noi “civili italiani” siamo ben lontani dal raggiungere.
Per esempio: nella chiesa cristiana ortodossa un prete, per diventare parroco di una parrocchia, DEVE essere sposato. E se no come fa a consigliare le coppie su come stare insieme per 30 anni o come allevare i figli? Mi pare una posizione molto moderna, che il nostro clero cattolico romano non è disposto a recepire!
Inoltre un prete ortodosso non può bere né fumare. Questo ci toglierebbe circa il 70% dei preti cristiani cattolici…
In Romania tutti sanno guidare sulla neve: se sulla strada ci sono 2 cm di neve, non si ferma il mondo, rallenta solo un pochino (neanche troppo) e la vita continua.
Se lo spazzaneve non passa per due giorni, non è un problema, e tutti, anche le donne (o almeno la maggioranza) sanno montare le catene.
Se a Milano scende un dito di neve e rimane per un giorno, scatta lo stato di calamità naturale.
A noi italiani non è ancora chiaro il concetto di “transito con catene o pneumatici da neve”: se c’è questo cartello è OBBLIGATORIO montare le catene o le gomme invernali. Se no non passi.
In Romania non hanno la tortura del doppiaggio dei film o dei telefilm: vedono tutto in lingua originale (e infatti praticamente tutti parlano e capiscono l’inglese) con i sottotitoli. Solo qualche programma per bambini viene doppiato (i bambini non sanno leggere, poveretti…).
Vuoi mettere vedere un film con George Clooney o Al Pacino con la sua vera voce?
Non ce l’ho con i doppiatori, per carità, fanno un lavoro egregio.
E’ che spesso nella traduzione dei dialoghi si perdono dei giochi di parole o dei modi di dire intraducibili, che per esempio stravolgono i film comici.
Oppure gli adattamenti dei dialoghi a volte fantasiosi, che in italiano hanno trasformato molti telefilm, il più stravolto dei quali è probabilmente “La Tata“: la protagonista Fran Fine diventa Francesca Cacace e si trasforma da ebrea in italo americana, la madre e la nonna (Sylvia e Yetta in originale) diventano due zie (zia Assunta e zia Yetta in italiano) e molti dialoghi sono completamente nuovi e aggiunti rispetto alla versione originale.
E anche in Romania conoscono i frutti esotici…