S’è allagato un PC

Stamattina si è allagato un PC… che già di per se è una cosa strana.

Ma questo PC in particolare è quello che “comanda” uno strumento di analisi di laboratorio, uno strumento iper-costoso da oltre 100.000 euro, uno strumento che quando venne acquistato era un prototipo.

Dopo oltre 25 anni, lo strumento funziona ancora, e il PC che lo controlla è un vecchio Windows NT.

La cosa increedibile è che abbiamo ancora dei PC di scorta su cui gira NT. Nel 2023.

Windows NT era il sistema operativo di punta di Microsoft quando ci lavoravo io oltre 20 anni fa… ci presi pure la certificazione MCSE.

Windows 10: Creator Update, aggiornamento per i più creativi

Da questa settimana inizia la mia collaborazione con ValserianaNews, giornale on-line della Val Seriana e Val di Scalve.

Curerò una rubrica quindicinale di tecnologia, una “pausa caffè” informatica tra le notizie di cronaca.

Il primo numero è dedicato agli aggiornamenti di Windows 10.

TechCafé – Windows 10: Creator Update, aggiornamento per i più creativi

A quasi due anni dall’uscita dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft, lo scorso 11 aprile è stato rilasciato l’aggiornamento definito “Creator Update”

La data è ormai passata da un paio di mesi: 11 aprile 2017. Questa la data di rilascio dell’ultimo corposo aggiornamento di Windows 10, definito “Creator Update”.

Le “major features”, le modifiche principali, erano già note da tempo e riguardavano in particolare gli aspetti di creatività del sistema operativo, come il sottotitolo dell’aggiornamento lascia intendere:

L’articolo completo lo trovate qui: TechCafè – Windows 10 Creator Update

File recenti non caricati

[WARNING!] Se non vi è chiaro tutto quello che c’è scritto in questo post, è perché ho tralasciato volutamente alcune spiegazioni, visto che si parla di modifiche al registry che possono provocare casini inimmaginabili se fatte da mani inesperte.
Se non sapete cos’è il registry, non ci avete mai messo mano o non volete casini, lasciate le cose come stanno.
Se fate delle cazzate modificando il registry e il vostro PC superfigo non parte più, non è colpa mia, arrangiatevi!

Ho recentemente formattato e reinstallato il PC di lavoro (sempre con XP, che ci volete fare, sono pigro), a causa di un tentativo di ghost andato male. Dopo la reinstallazione non mi riusciva di far visualizzare in Office la lista degli ultimi file utilizzati (comoda per me che uso sempre quei 3-4 file che si trovano su cartelle sparpagliate del file server). Un giorno mi sono stufato e ho fatto un po’ di ricerche, per risolvere questo problema.
In pratica, in Office 2003 non era possibile impostare il box “elenco ultimi file usati”: era in grigio e non selezionabile (si trova per esempio in Excel sotto Strumenti –> Opzioni, nella scheda “Generale”). Generale
In più neanche da Start –> Documenti recenti si vedeva nulla, nonostante fosse impostato per mostrare i file recenti.

Ho scoperto che esiste una chiave di registro che si trova sotto:

HKCU\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer

che serve per attivare/disattivare la gestione dei file recenti.

La chiave si chiama NoRecentDocsHistory (è una REG_DWORD) ed era impostata a 1, normalmente non esiste e non so bene chi ce l’ha messa, né come…
Comunque l’ho impostata a 0 e magicamente il box è tornato disponibile, così come i “Documenti recenti” nel menù di XP hanno iniziato a popolarsi.

ODBC su macchine a 64 bit

Ogni tanto succede che in Microsoft qualcuno si beva il cervello e per non modificare abitudini consolidate prenda delle decisioni quantomeno bizzarre.
Almeno, spero sia per quello, non trovo un altra spiegazione.
Mi è capitato un esempio di “scempiaggine” quando ho dovuto configurare dei nuovi portatili con Windows 7 a 64 bit e farli collegare via ODBC al nostro database server.
La gestione dei DSN per i collegamenti ODBC in Windows 7 a 64 bit è quantomeno bizzarra.

[se non sapete cos’è un driver ODBC, fate finta di niente, non serve per capire il resto]

Già la scelta dei nomi delle cartelle e dei file eseguibili si presta ad ambiguità allucinanti: gli eseguibili e le librerie DLL a 64 bit si trovano nella cartella Windows\system32, mentre quelle del sottosistema a 32 bit si trovano in Windows\sysWOW64.
Logico vero?
Probabilmente gli sviluppatori fanno delle riunioni di brainstorming dove tutti fumano erbe… aromatiche (no, non rosmarino, e neanche timo… quell’altra con foglie a 7 punte… forse viene da li il nome Windows 7?).

In più, in entrambe queste cartelle esiste un file eseguibile che si chiama ODBCAD32.EXE (e già il fatto che ci siano due eseguibili con lo stesso nome non fa che confondere le acque) che è l’utility di configurazione dei DSN (dei collegamenti ai vari database, per farla breve). Solo che quello che si trova in Windows\system32 è quello che gestisce i DSN per i driver a 64 bit, mentre quello che si trova in Windows\sysWOW64 è quello per i driver a 32 bit.

Tutto chiaro? Più confuso di così si muore…

Per concludere l’opera ognuna delle due versioni di ODBCAD32.EXE ha la sua configurazione, separata ed indipendente dall’altra (e qui mi vien da dire “meno male”)
La versione che viene lanciata accedendo al pannello di controllo è quella a 64 bit.
L’altra invece va cercata e lanciata a mano…

Mi chiedo: quanto costava mettere 2 collegamenti nel pannello di controllo, uno alla versione 64 bit e uno a quella 32 bit? Almeno uno si sarebbe fatto la domanda “Come mai ci sono 2 versioni? Forse perché hanno configurazioni indipendenti?”

In ogni caso, per configurare correttamente i collegamenti al nostro database server per i colleghi col PC nuovo, avendo Windows 7 a 64 bit ma Office a 32 bit, è necessario lanciare manualmente l’utility di configurazione da Windows\sysWOW64\ODBCAD32.EXE e lì creare i DSN opportuni.

Ganja rulez!

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Microsoft Answers

Windows 7 e problemi con ODBC